Decolla il programma Pele Transportable Nuclear Reactor del Pentagono

Ogni giorno il Pentagono consuma 50 milioni di litri di carburante per le sue forze armate, cifra che potrebbe più che raddoppiare in caso di uno scontro importante. Oltre ai costi esorbitanti che tale consumo rappresenta anche per un Paese produttore di petrolio come gli Stati Uniti, e all'impatto sempre più problematico per i circa 100 milioni di kg di CO2 immessi nell'atmosfera ogni giorno, questa dipendenza costituisce anche un mal di testa logistico permanente per le forze americane schierate fuori dal territorio, anche se la guerra in Ucraina ha dimostrato l'immensa vulnerabilità delle catene logistiche di fronte ai moderni sistemi d'arma e alla fanteria...

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Il Pentagono utilizza la tecnologia TRISO per progettare i suoi mini reattori nucleari

A metà marzo 2020 il Pentagono ha annunciato di aver affidato a 3 società americane gli studi per la progettazione di un reattore nucleare miniaturizzato destinato a essere progettato e, eventualmente, a fornire energia elettrica alle basi remote delle forze armate americane. I timori di vedere un reattore nucleare allestito all'interno di una base americana, e su suolo estero, hanno ovviamente sollevato obiezioni e interrogativi, in particolare sulla sicurezza del dispositivo di fronte a un attacco. Gli esempi dei disastri di Three Miles Island, Chernobyl e Fukushima, fanno naturalmente temere che uno scenario incontrollato del reattore che entrerebbe in una fusione incontrollata e finisca per sciogliere il suo contenimento...

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