Nell'agosto 2019, in seguito alla retrocessione della Corea del Sud da parte di Tokyo nella gerarchia dei partner economici del Giappone, Seoul ha annunciato la fine unilaterale della procedura messa in atto nel 2016 da Washington, in modo che i suoi due più potenti alleati nel teatro del Pacifico possano cooperare sull'intelligence, in particolare per scambiarsi rapidamente informazioni sui test missilistici nordcoreani senza dover passare per l'intermediazione del comune alleato americano. Questa rottura fu, infatti, la conseguenza di un inasprimento dei rapporti tra i due dragoni asiatici in seguito all'arrivo di leader venati di nazionalismo nei due Paesi, Shinzo Abe in Giappone e Moon Jae-In in Corea del Sud, poi che i risentimenti tra i due paesi legati alle esazioni delle forze imperiali giapponesi dopo l'annessione della Corea negli anni '20 rimase molto forte. Da allora, però, la situazione è notevolmente cambiata.
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