Da quasi 9 anni aerei americani, europei, turchi e russi sono abituati a condividere il cielo siriano. Gli incontri finora sono stati per lo più professionali e moderati, con l'eccezione del Su-24 abbattuto da un F-16 turco nel 2015, dopo che un F-4 da ricognizione turco è stato abbattuto dal DCA siriano. Ma le cose sono molto cambiate negli ultimi mesi, come accade anche nel settore settentrionale della Nato e sopra il Mar Baltico. In effetti, i piloti russi hanno, in diverse occasioni, intrapreso manovre ritenute poco professionali e pericolose intorno ai dispositivi di sorveglianza della NATO, un incidente critico essendo stato addirittura evitato per un soffio alla fine di settembre, quando A Il Su-27 ha aperto il fuoco contro un giunto rivetto RC-135W britannico dopo aver frainteso gli ordini impartiti dal controllo a terra. Fortunatamente, il missile dell'aereo russo avrebbe subito un malfunzionamento e il disastro è stato evitato per un soffio.

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