Poco più di un anno fa, rispondendo a una domanda aperta del deputato dell'Udi JC Lagarde, il Ministero delle Forze Armate aveva stabilito che l'aeronautica francese non aveva bisogno di una versione dedicata del Rafale per la guerra elettronica e la Suppression of Adverse Air Defenses, meglio conosciuta con l'acronimo inglese SEAD. Per l'Hôtel de Brienne, infatti, il Rafale avrà, nelle sue future versioni, capacità di autoprotezione e combattimento collaborativo che gli consentiranno di evolversi in ambienti contesi, mentre gli alleati della Francia hanno, quanto a loro, tali capacità. Ovviamente le cose sono cambiate molto da quella risposta. In effeti, durante la sua audizione presso la Commissione Difesa dell'Assemblea Nazionale nell'ambito della prossima Legge di Programmazione Militare 2024-2030, il Generale Mille, Capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica e dello Spazio, ha precisato che i futuri standard del Rafale, dall'F4.2 e soprattutto intorno al futuro F5, la progettazione del che ha avuto inizio questa settimana, sarà dotato di capacità crescenti e avanzate in termini di soppressione delle difese aeree ed evoluzione in un ambiente conteso.
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