Secondo quanto riferito, la Marina indiana sta valutando l'opzione di attivazione per ulteriori sottomarini Scorpene del gruppo navale

Lanciato nel 2014, il programma indiano P75i mirava a subentrare al programma P75 assegnato nel 1997 al gruppo navale francese per la costruzione di 6 sottomarini classe Kalvari basati sul modello Scorpene. Il nuovo programma prevedeva di consentire alla Marina indiana di ricevere 6 nuovi sottomarini, questa volta dotati di propulsione anaerobica, o AIP per Air Independent Propulsion, già utilizzata sui sottomarini tedeschi, svedesi, cinesi e sudcoreani, e offrendo un'autonomia di immersione estesa per i sommergibili , fino a 3 settimane, rispetto a una settimana per le batterie convenzionali. Da allora il programma P75i ha incontrato molte difficoltà, in particolare legate ai requisiti delle specifiche indiane che impongono di poter offrire solo tecnologie già in servizio e operative. Questi vincoli hanno portato al ritiro 4 dei 5 partecipanti al concorso, la spagnola Navantia, la tedesca TKMS, la russa Rubin e la francese Naval Group, lasciando in concorrenza solo la sudcoreana DSME e la sua Dosan Anh Changho, una situazione molto insoddisfacente per New Delhi che intende approfittare di questo contratto per acquisire alcune tecnologie chiave per sviluppare la propria industria navale.

Per diversi mesi la situazione intorno al programma è stata congelata, in attesa di una modifica delle specifiche che consenta la partecipazione di altri produttori. Allo stesso tempo, la Marina pakistana aumenta significativamente le proprie capacità sottomarine, con in particolare l'acquisizione di 8 sottomarini AIP Type-039B da Pechino, navi ritenute efficienti e discrete, di gran lunga superiori al Kilo e al Type 209 che rappresentano il grosso della flotta sottomarina indiana. Il programma P75 volge al termine, mentre il 5° dei sommergibili, l'INS Vagir, dovrebbe entrare in servizio entro pochi giorni, e il 6 aprile 22 è stato varato il 2022° ed ultimo edificio, l'INS Vagsheer, e la Marina indiana sembra molto soddisfatta delle prestazioni delle sue nuove navi. Infine, dal lancio del programma P75i, una nuova tecnologia di batteria, basata sulla coppia Lithium-ion, è stata utilizzata con successo sul Il primo sottomarino giapponese di classe Taigei, il JS Tagei, offrendo molti vantaggi, anche rispetto alla tecnologia AIP, creando dubbi a Nuova Delhi sulla rilevanza del programma P75i.

il JS Taïgei delle forze di autodifesa navale giapponese, è il primo sottomarino dotato di batterie agli ioni di litio

Per soddisfare questi vincoli, sembrerebbe, secondo il sito hindustantimes citando fonti a conoscenza della vicenda, che lo Stato Maggiore della Marina indiana prevede di eseguire l'opzione di 3 ulteriori navi della classe Kalvari, magari accompagnate da altre 3 unità, al posto del programma P75i. Tale opzione permetterebbe infatti di sfruttare al meglio e in tempi brevi lo strumento industriale dei cantieri Mazagon e tutta la filiera organizzata da Naval Group, per rispondere all'ascesa al potere della marina pakistana, la Scorpene essendo perfettamente livellato per affrontare il tipo 039B pakistano. Ma l'ambizione della Marina indiana, in questo arbitrato, va ben oltre il tema dei sottomarini a propulsione convenzionale, siano essi convenzionali, AIP o dotati di batterie agli ioni di litio. In effetti, l'obiettivo è acquisire, il più rapidamente possibile, una flotta di 6-8 sottomarini d'attacco a propulsione nucleare.


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