Dopo aver agito da cattivo studente della NATO con uno sforzo di difesa appena superiore all'1,1% del PIL nel 2020, e aver dedicato meno dell'1% alla sua difesa tra il 2013 e il 2019, le autorità belghe, come molte altre cancellerie europee, hanno annunciato un aumento molto significativo questo sforzo negli anni a venire. Questo aumento avverrà in due fasi, una prima puntata all'1,54% del PIL nel 2025, e una seconda punta a raggiungere il 2% richiesto dalla NATO nel 2035, ovvero 10 anni dopo la scadenza fissata dall'Alleanza Atlantica. In queste condizioni, le forze armate belghe, prosciugate finanziariamente per quasi 20 anni, possono ancora una volta prendere in considerazione un piano di sviluppo delle capacità coerente con le sue esigenze e le minacce esistenti, dopo aver, durante tutti questi anni, fatto affidamento principalmente sulla resilienza dei suoi soldati per rispondere alle tante missioni e richieste alle quali hanno partecipato. Questo livello molto basso di investimenti per un periodo così lungo spiega, a questo riguardo e in larga misura, il graduale aumento dell'investimento annunciato. In effetti, probabilmente sarebbe stato inefficace portare lo sforzo di difesa al 2% del PIL nel 2025, sapendo che al di là dei programmi di equipaggiamento, ci vorranno molti anni prima che gli eserciti belgi aumentino di potere, in particolare per quanto riguarda la dimensione delle risorse umane.
Una delle prime misure annunciate dopo questa storica e redentrice decisione per gli eserciti belgi, non è altro che il prossimo ordine per 19 ulteriori cannoni CAESAr da 155 mm, dopo un primo ordine per 9 sistemi firmato pochi mesi fa, al fine di acquisire , ancora una volta, sufficiente capacità di artiglieria per supportare l'azione di una brigata da combattimento. Come in precedenza, i nuovi cannoni ordinati da Bruxelles saranno CAESAr NG, un'evoluzione del CAESAr 6×6 già in servizio all'interno dell'esercito francese, e che sembra dimostrare eccellenti capacità di combattimento in Ucraina. La nuova versione del CAESAr avrà, tra l'altro, un motore più potente, con un motore diesel da 460 CV due volte più potente dell'attuale motore (210 CV), ma anche un'armatura rinforzata portata allo standard STANAG 4569 livello 2. , cioè in grado di resistere a una mitragliatrice leggera da 7,62 mm sparata a corto raggio (30 metri), un IED da 6 kg che esplode sotto o vicino al veicolo, nonché schegge di un proiettile da 155 mm che esplode a 80 m. Infatti, seppur più pesante, il nuovo Caesar sarà anche più mobile e protetto meglio del suo predecessore, qualità più che apprezzabili in caso di ingaggio ad alta intensità.

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[…] 1 luglio 2022 […]