La difesa antiaerea e antibalistica russa oggi è universalmente riconosciuta come una delle migliori al mondo, se non la migliore. La sua composizione cooperativa multistrato e multisistema gli consente già di rispondere a quasi tutte le minacce, compresi gli aerei stealth di quinta generazione, costituendo così un baluardo particolarmente dissuasivo per qualsiasi potenziale avversario del paese. sì il famoso S-400, Buk, Tor, Pantir e il futuro sistema S-500 Prométeï erano già ben noti agli specialisti in materia, l'annuncio fatto il 9 novembre dal ministro della Difesa Sergei Choïgou su un nuovo sistema S-550, ha sorpreso molti di loro. . Dopo vari tentativi, arrivando ad immaginare che potesse trattarsi dell'esumazione di un programma ex sovietico degli anni '80 con la stessa designazione, capire quale sarà questo nuovo sistema, e la sua funzione nell'arsenale difensivo russo, ora è diventata più chiara.
Come il S-350 che rappresenta una versione semplificata e più economica dell'S-400, l'S-550 costituirebbe una versione “leggera” del pesantissimo e costosissimo S-500 Prométeï, la cui consegna dei primi componenti è iniziata quest'anno. Dove l'S-500 avrà il compito di proteggere i grandi centri urbani e industriali russi dalle minacce aeree, missili da crociera e soprattutto missili balistici con una gittata fino a 3500 km, accanto ai nuovi A-235 Nudol in silo che proteggeranno i due capitali del paese Mosca e San Pietroburgo al posto del venerabile A-135 contro le minacce balistiche intercontinentali, l'S-550 sarà, dal canto suo, incaricato di missioni simili, per siti di minor valore strategico, ma che richiedono anti- velivoli e copertura antibalistica. Un quarto livello di protezione, più vicino e destinato in particolare a proteggere specificamente i siti, e non gli spazi, sarà fornito dall'S-350, appositamente progettato per questo scopo. Infine, tutti questi sistemi saranno in grado di collaborare con la componente aerea, in particolare con aerei da guardia avanzati e concon il nuovo Su-57, progettato per poter integrare e persino pilotare questa missione.

Ricordiamo che la difesa antiaerea russa è divisa in due rami, uno destinato a proteggere le manovre e le unità militari, che oggi è costituito dall'S-400 a lungo raggio, del Buk-M3 a medio raggio e TOR a corto raggio, così come Pantsir per la protezione dei siti sensibili, e la difesa antiaerea e antimissilistica del Paese stesso, che fino ad ora si affidava al missile antibalistico A-235 successore del Cold War A-135, S-300PMU1/2 per Intermediario di Difesa e al sistema Buk per la Difesa “Vicina” in senso strategico. Il trio composto dall'S-500 Prométeï, dall'S-550 e dall'S-350 costituisce quindi la nuova generazione di questa difesa nazionale volta a vietare lo spazio aereo russo a tutti gli aerei, droni, missili da crociera e missili balistici degli Stati Uniti. 'avversario.
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