La scelta, da parte delle autorità svizzere, dell'F-35A e della contraerea Patriot per l'ammodernamento delle forze aeree e della difesa antiaerea svizzera lo scorso giugno aveva fatto scorrere molto inchiostro, anche digitale, su entrambi i versanti delle Alpi. Infatti, fino a un incontro estemporaneo tra il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e Guy Parmelin, il suo omologo svizzero, ilLa stampa svizzera diede al Rafale francese, ma anche al sistema antiaereo franco-italiano SAMP/T, largamente favorito del concorso, e solo una settimana dagli annunci ufficiali. Al punto che anche Dassault Aviation aveva previsto questo successo, e ha iniziato a preparare la sua comunicazione su questo argomento. Non appena ebbe luogo l'incontro con il presidente americano, che era venuto a Ginevra per incontrare Vladimir Poutine, quando la stampa svizzera fu informata, meno di 48 ore dopo, che l'F-35A come il Patriot sarebbe stato il vincitore.
All'annuncio della decisione, le autorità incaricate del processo hanno specificato che il Lockheed-Martin F-35A aveva surclassato tutti i suoi concorrenti in quasi tutte le categorie di valutazione, e aveva un punteggio complessivo molto più alto di quello degli altri concorrenti, il che, ancora una volta, andava del tutto contro le tante dichiarazioni ufficiose fatte nelle settimane precedenti e rilanciate dalla stampa specializzata, che appunto davano lo stesso netto vantaggio al francese Rafale. A peggiorare le cose, i documenti di lavoro di Armassuisse, l'ente che si occupava del processo di valutazione dei vari dispositivi, sarebbero stati distrutti, consentendo di prendere in considerazione solo la conclusione finale del processo, e non di valutarla. durante i 2 anni di durata della competizione.

Interrogati su alcuni risultati, a dir poco discutibili, di tale valutazione, come il fatto che l'F-35A risultava essere l'aereo più economico da utilizzare per Berna anche se, allo stesso tempo, l'aviazione statunitense era addirittura iniziato un braccio di ferro con il Congresso americano per ridurre il volume di F-35A ordinato proprio per ragioni di costi di possesso "molto più alti" delle previsioni, questi argomentavano sul fatto che non era loro compito verificare la realtà del dati trasmessi dai produttori. In altre parole, Armassuisse avrebbe preso alla lettera i dati forniti da Lockheed-martin in termini di costi di proprietà, senza nemmeno notare che differivano molto. dati pubblicati dall'USAF e dal Comitato di difesa della Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti. Inoltre, sembrerebbe che i criteri per la cooperazione industriale, quelli che costituivano una risorsa importante per Dassault Aviation come per Airbus DS, sarebbero stati sensibilmente sottovalutati nel processo, con disappunto degli stessi produttori svizzeri, principali perdenti in questo caso.
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