Dopo la caduta dell'Unione Sovietica, la necessità di disporre di una forza militare destinata a grandi scontri contro un avversario con le stesse capacità militari avanzate, è gradualmente venuta meno, essendo ampiamente diminuita la nozione stessa di conflitto tra i militari delle grandi nazioni. In Francia, come in molti paesi europei, è poi apparso il principio dei “benefici della pace”, che consente di ridurre la dimensione degli eserciti in proporzione alla diminuzione della minaccia. A poco a poco, gli eserciti francesi si sono evoluti verso una forza militare basata su due principi, deterrenza nucleare per neutralizzare le principali minacce, e un corpo di spedizione globale per svolgere operazioni esterne, anche in autonomia, di fronte a potenziali avversari che non hanno la capacità di impegnarsi in un conflitto "ad alta intensità", vale a dire che fa appello a tutti gli armamenti pesanti e alle moderne tecnologie.
Dall'inizio degli anni 2010 però diversi Paesi nel mondo, come Russia e Cina, hanno progressivamente acquisito una grande potenza militare capace, appunto, di svolgere questo tipo di ingaggio. Pertanto, le forze armate russe sono passate da 15 brigate da combattimento a più di 65 in meno di 10 anni, ricevendo nello stesso periodo più di 1500 carri armati pesanti modernizzati e 450 aerei da combattimento moderni. La Cina, da parte sua, ha acquisito una forte potenza aerea di oltre 800 moderni caccia e una flotta di 350 navi da guerra, tra cui 140 grandi navi da combattimento. Inoltre, che si tratti di Ucraina, Siria, Taiwan o del Mar Cinese Meridionale, i temi di tensione con questi paesi continuano a crescere, e ad aggravarsi, provocando il ricomparire dello spettro di ingaggio “ad alta intensità” per gli eserciti occidentali, compresi quelli francesi. eserciti, sia in coalizione che in autonomia.

Infatti, negli ultimi due anni, l'alta intensità è entrata nella lingua di comunicazione per le forze armate francesi, e ormai non passa settimana senza che si svolga un esercizio qualificato di "alta intensità". Anche la parata militare del 14 luglio 2021 era sotto questo tema, per dimostrare che gli eserciti francesi erano belli e ben preparati a questa eventualità. Ma è davvero così? Secondo molti analisti, infatti, gli eserciti francesi soffrono di numerose carenze che potrebbero incidere significativamente sulla loro capacità di sostenere un simile impegno, sia per un gap di capacità e tecnologico, sia per di un formato eccessivamente vincolato che non consente di assorbire gli effetti di un conflitto di questo tipo. Come spesso, la realtà è molto più sfumata e una risposta definitiva a una domanda del genere sarebbe incompleta.
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