Nel campo delle armi ipersoniche si fronteggiano 3 principali famiglie di propulsione: alianti ipersonici che vengono implementati da missili balistici prima di essere lanciati ad altissima quota e ad alta velocità, e che riescono a mantenere la loro velocità ipersonica sfruttando la gravità; missili balistici o semi-balistici usando propulsione di tipo razzo che trasporta simultaneamente carburante e ossidante per produrre spinta; e i cosiddetti sistemi aerobici che impiegano un nuovo tipo di motore, lo Scramjet, che come un motore a reazione, utilizza l'ossigeno atmosferico come ossidante per produrre spinta. Ovviamente quest'ultima soluzione è di gran lunga la più efficace, in quanto consente di progettare armamenti molto più leggeri, o di massa equivalente, dotati di un'autonomia molto maggiore rispetto all'utilizzo di un motore a razzo, e comunque molto più economico del missile balistico - coppia di alianti ipersonici. Purtroppo è anche la soluzione più complessa da implementare dal punto di vista tecnologico.
Infatti, lo scramjet è stato per molti anni considerato il Santo Graal dei motori aeronautici, e molti tentativi di progettare un motore che sia efficiente nel tempo ed economico nell'uso sono stati fallimenti clamorosi. A differenza di un turbogetto tradizionale, in cui i compressori consentono di rallentare il flusso d'aria ad una velocità subsonica permettendo di controllare la combustione della miscela aria-carburante, lo Scramjet deve infatti riuscire a rallentare un flusso d'aria superiore a Mach 5. entrando in bocca, per lo stesso risultato, senza surriscaldare eccessivamente l'aria atmosferica stessa. Molti paesi hanno avviato importanti lavori in questo settore, tra cui la Francia, India et Giappone. Ma è senza dubbio la Russia che ha il sopravvento, con il missile ipersonico 3M22 Tzirkon, primo missile basato su uno scramjet testato in condizioni reali, e che sarà il primo missile antinave ipersonico ad entrare in servizio entro la fine di quest'anno, o all'inizio del prossimo anno, a bordo della nuova fregata 22350 Admiral Golocko. Il successo annunciato da DARPA oggi si occupa di questa tecnologia.

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