Nel mondo solo 7 paesi hanno sottomarini in grado di dispiegare missili balistici: i 5 membri permanenti del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite (Cina, Stati Uniti, Francia, Gran Bretagna e Russia), India e Corea del Nord. Un ottavo paese ha appena dimostrato questa capacità. In effeti, il sottomarino Dosan Ahn Chang-ho, la prima unità dell'omonima classe del programma KSS-III, e il primo sottomarino interamente sudcoreano, avrebbe completato il primo colpo di un missile balistico Hyunmoo 4-4 secondo diverse fonti corroboranti, e l'assenza di smentite da parte delle autorità di Seoul. Questo test di successo si verifica dopo a primo successo ottenuto da una piattaforma sottomarina avvenuta nel luglio 2021, e l'entrata in servizio di questa componente balistica subacquea sarà effettiva una volta superato il terzo test, previsto entro la fine di settembre.
L'entrata in servizio di questa capacità balistica sudcoreana è, per molti, una risposta a l'arrivo del missile balistico lanciato da sottomarini nordcoreani (SLBM) Pukguksong presentato pubblicamente duranteun'enorme parata militare organizzata a Pyongyang nell'ottobre 2020. Tuttavia, questo faceva prima di tutto parte della dottrina sudcoreana tesa a dissuadere il turbolento fratellastro da qualsiasi azione offensiva, dotandosi di una consistente forza d'attacco balistica con carica convenzionale di precisione e dotata di un'elevata capacità di penetrazione, destinata a eliminare le capacità balistiche della Corea del Nord qualora dovessero mostrare segni di imminente prontezza all'attacco. Non essendo dotato, come Pyongyang, di energia nucleare, Seoul, infatti, dalla metà degli anni '70, ha fatto la scelta di dotarsi di una prima forza d'attacco progettata e dimensionata per eliminare le capacità nucleari e i principali obiettivi strategici del suo avversario prima di un possibile conflitto .

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[…] Per lungo tempo largamente dipendente dall'equipaggiamento militare occidentale, in particolare americano e tedesco, la Corea del Sud si è impegnata, una ventina di anni fa, a sviluppare rapidamente e con grandi ambizioni la propria industria della difesa. Negli ultimi anni Seoul ha raccolto gli allori dei suoi investimenti, non solo avendo accresciuto in modo spettacolare la propria autonomia strategica con lo sviluppo di nuovi equipaggiamenti ad alte prestazioni come i cacciatorpediniere classe Seijong le Grand, i sottomarini Dosan Anh Changho o il sistemi di artiglieria K9, ma anche moltiplicando i successi sulla scena internazionale, peraltro molto competitiva, di cui il recente super contratto siglato con Varsavia rappresenta un esito. Lungi dal riposare sugli allori, Seoul sta continuando questi sforzi, con lo sviluppo di attrezzature ad altissima tecnologia, come il nuovo caccia stealth KF-21 Boramae oi nuovi missili balistici a cambiamento medio Hyunmoo. […]