Ad oggi, ci sono tre approcci tecnologici alla progettazione di un missile ipersonico. Il primo è basato su un missile che segue una traiettoria semi-balistica e che ha carburante sufficiente per mantenere la sua velocità fino all'impatto. Questo è il caso di Kh47M2 Kinzhal, un missile aereo derivato dal missile balistico a corto raggio Iskander, che risparmia il prezioso carburante necessario per le corse ipersoniche grazie al lanciatore Mig-31K o Tu-22M3. Il secondo approccio è quello dell'aliante ipersonico, un proiettile progettato per mantenere velocità e manovrabilità ipersoniche durante tutta la fase di discesa dopo essere stato portato ad altissima quota e altissima velocità da un missile balistico. Più pesante del precedente, questo sistema si adatta soprattutto ai sistemi strategici, così da evitare, attraverso le sue capacità di manovra e la sua velocità, difese antimissile ad impatto cinetico come il THAAD. Anche in questa zona la Russia è avanti di un cubito, essendo entrato l'aliante ipersonico Avangard in servizio da 2 anni per equipaggiare i missili ICNM RS-28 SARMAT forze strategiche russe.
Il terzo approccio è anche il più complesso, poiché prevede la propulsione di un missile in evoluzione negli strati più bassi dell'atmosfera, quindi con scarsissimo supporto della gravità, fino a velocità pari o superiori a Mach 5, grazie a particolari motori chiamato Scramjet. A metà strada tra il ramjet e il turbojet, lo Scramjet permette di utilizzare l'aria atmosferica come ossidante, riducendo così notevolmente il missile, pur mantenendo una combustione controllata nonostante una velocità del flusso di gran lunga superiore a quella che può sopportare i turboreattori convenzionali, che richiedono un subsonico flusso d'aria per controllare la combustione. Lo sviluppo dello Scramjet è una delle maggiori sfide nella competizione tra le grandi nazioni e le maggiori compagnie aeronautiche mondiali, sia in campo militare che civile. Tuttavia, ancora una volta, sembra che sia stata la Russia a partire nel migliore dei modi il missile 3M22 Tzirkon, capace di evolversi fino a Mach 8 e di percorrere 1000 km per colpire il suo bersaglio navale.

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