Mentre il Bundestag ha appena autorizzato il finanziamento della fase 1A del programma di cooperazione tra Germania, Francia e Spagna, per progettare il dimostratore del programma SCAF con l'obiettivo di sostituire l'Eurofighter Typhoon e il Rafale dei 3 paesi entro il 2040, molte voci si levano oltre il Reno per criticare il programma e l'entusiasmo mostrato dalle autorità tedesche e francesi per ottenere questa approvazione parlamentare. Appare, e questo sempre più chiaramente, che il programma SCAF, e con esso tutta la cooperazione militare industriale franco-tedesca, concentri ormai molte ostilità, sia nella classe politica che tra i militari tedeschi. .
Così, Rechnungshof, l'equivalente tedesco della corte dei conti, ha emesso un rapporto durissimo sul programma, criticando sia la leggerezza con cui il governo tedesco ha ottenuto l'autorizzazione a finanziare il programma da parte del Bundestag senza aver presentato un progetto e un contratto perfettamente fissato e negoziato, ma anche i finanziamenti aggiuntivi richiesti dagli industriali d'oltre Reno per sviluppare sistemi manca nell'attuale programma SCAF e di cui la Luftwaffe avrebbe bisogno, come ad esempio tenendo conto della comunicazione satellitare. Il ministero della Difesa tedesco ha infatti chiesto, oltre ai 3,3 miliardi di euro necessari per finanziare la partecipazione allo sviluppo del dimostratore SCAF tra il 2022 e il 2027, 450 milioni di euro per finanziare le attrezzature necessarie alla propria industria, e soprattutto 750 m € per sviluppare tecnologie che sarebbero sviluppate da altri partner, o sviluppate in modo insufficiente dall'industria tedesca. Secondo il Rechnungshof, questo è un metodo estremamente rischioso che può portare a gravi sbilanci di bilancio e ad un'assunzione di rischi sconsiderata.

Secondo un articolo pubblicato da "Der Spiegel", il programma SCAF è in procinto di unire una larga parte della classe politica tedesca contro di esso, nonché contro "l'atteggiamento della Francia", che cercherebbe di utilizzare 'una forma di ricatto politico sullo sfondo europeo di La Défense per far finanziare a Berlino un apparato di cui solo lei avrebbe bisogno. Al punto ora da creare un sentimento di rifiuto globale condiviso da molti leader politici del Paese, con la certezza che la Germania è, in questo caso, derubata a dovere dalla Francia. Infatti, come rivela Der Spiegel, a parte quelli vicini alla cancelliera Merkel, la classe politica tedesca è ormai per lo più ostile al progetto, dai Verdi ai socialisti, compresi i nazionalisti Afd, tutti convinti che riproduca gli stessi errori di i programmi A400M e NH90, e che si trasformeranno in "miliardi di buche" per soddisfare le esigenze esclusive della Francia.
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