La Francia rafforza la sua risposta alla guerra sociale

Da diversi anni la Francia è oggetto di numerosi attacchi volti a manipolare parte dell'opinione pubblica attraverso i social network, attacchi pilotati principalmente da paesi stranieri a volte ostili al Paese, oa determinati orientamenti politici. Diversi casi emblematici di questi attacchi coordinati sono stati rivelati al grande pubblico, come l'eccitazione sociale guidata dalla Turchia per l'omicidio di Samuel Paty, questo professore assassinato da un islamista radicale nella sua classe, o le false rivelazioni intorno alle e-mail della campagna squadra del candidato Macron due giorni prima del secondo turno delle elezioni presidenziali, rivelazioni che alla fine si sono rivelate consistere in documenti falsi e informazioni false, e la cui origine punterebbe nella direzione di Mosca e del gruppo di hacker ATP2. Mentre incombono nuove scadenze elettorali alla fine del 28 e nel 2021, il governo francese ha annunciato la creazione di una nuova agenzia specializzata nella lotta contro queste campagne Di cui abbiamo scelto di chiamare Social Warfare.

Concretamente, questa nuova agenzia, che dovrebbe vedere la luce entro settembre 2021, sarà annessa al Segretariato per la Difesa e la Sicurezza Nazionale e avrà fino a 70 dipendenti. Non avrà per obiettivo arbitrare la fake news o svolgere un ruolo di sensore, come molti saranno coloro che la accuseranno frettolosamente, ma individuare le origini di queste campagne, in particolare quelle che sono orchestrate fin da e/o da un paese straniero, nonché per analizzarne la metodologia, in particolare l'utilizzo di robot e falsi account di social network per aumentarne la diffusione, o ciò che viene comunemente chiamato "fabbriche di troll", vale a dire squadre specializzate nella diffusione e nell'estensione dei messaggi di questa campagna ostile. Questa zona sta rapidamente diventando militarizzata, come componente principale di Information Warfare.

Identificato da diverse inchieste giornalistiche, questo edificio a Saint-Pertesbourg sarebbe una delle più importanti fabbriche di troll in Russia, e avrebbe avuto un ruolo importante nella campagna diffamatoria di Hilary Clinton nel 2016 durante le elezioni presidenziali americane contro Donald Trump.

Vista la delicatezza del tema, in particolare a livello politico, l'agenzia sarà sotto la supervisione di un comitato etico composto da un rappresentante del Comitato Superiore dell'Audiovisivo o CSA, da un ambasciatore per valutarne le implicazioni rivelazioni internazionali, un magistrato per le questioni giuridiche, ricercatori e giornalisti specializzati, nonché membro del Consiglio di Stato, il massimo organo giuridico nazionale del Paese. Sorprendentemente, non viene menzionato alcun membro appartenente all'ANSII, l'Agenzia Nazionale per la Sicurezza dei Sistemi Informativi, né alcun membro del Ministero delle Forze Armate. entrambi ancora in prima linea in questo campo, e all'origine di numerose indagini e competenze in questo campo.


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