Gli sforzi della Russia per sviluppare un nuovo caccia leggero che possa essere pilotato o azionato come droni sembrano dare i loro frutti, e l'agenzia ufficiale TASS come il sito RIanovosti.ru hanno ottenuto ulteriori informazioni che consentono di avere un'idea delle prestazioni, ma anche del posizionamento del nuovo dispositivo. lo sviluppo è stato annunciato pubblicamente dal CEO del gruppo Rostec Sergei Chemezov, nel dicembre 2020. Apprendiamo che il nuovo caccia avrà un peso massimo al decollo di 18 tonnellate, classificandolo nella categoria del Mirage 2000 o del JF-17, che sarà alimentato dalil reattore a spinta vettoriale Izdeliye 30 che dovrà equipaggiare anche il Su-57, che avrà un rapporto spinta-peso maggiore di 1 e che supererà la velocità di Mach 2 (e non ipersonico come il titolo TASS ..). Sarà anche sviluppato con il marchio Sukhoi, e non Mig come si potrebbe pensare inizialmente, e sarà completamente un cosiddetto dispositivo di quinta generazione. Non sono state invece divulgate informazioni circa le implicazioni del bilancio federale, né un possibile calendario.
Tali dichiarazioni dovrebbero quindi essere prese con cautela perché, senza metterle in discussione, è comune per gli industriali russi "abbellire" il quadro presentando i programmi in un modo molto più avanzato di quanto non siano in realtà. Tuttavia, è indiscutibile che un tale dispositivo soddisferebbe molte esigenze, sia per l'aviazione russa che per i potenziali clienti esportatori dell'industria della difesa del paese, e completerebbe perfettamente la coppia che sarà probabilmente formata dal Su-57, il suo derivato. versioni e il futuro intercettore ad alta velocità del programma PAK DP, affidato ai team dell'ufficio progettazione Mig.

In primo luogo, consentirebbe alle forze aeree russe di sostituire la loro flotta di Mig-29 attualmente in servizio, con un velivolo più economico da acquistare e da utilizzare rispetto al Su-57. Il Fulcrum, designazione NATO del Mig-29, rappresenta infatti ancora quasi il 30% della flotta da caccia dell'aeronautica russa con quasi 440 velivoli in flotta, e la maggior parte delle forze aeree navali a bordo, con 22 velivoli. Mentre Mosca mira a mantenere il formato della sua flotta di caccia sopra i 1000 aerei negli anni a venire, una soluzione che combini Su-57 e Pak-DP sarebbe troppo costosa. Questo è il motivo per cui l'aviazione russa ha stimato che 2 anni fa la flotta Mig-29 sarebbe stata sostituita da droni da combattimento pesanti, come l'S70 Okhotnik-B. In questo contesto, un dispositivo che offre capacità miste, in versione pilotata o dronizzata, fornirebbe una flotta più versatile e omogenea, semplificando al contempo vincoli di manutenzione e costi di acquisizione.
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