Sciame di droni ed energia diretta, il duo tecnologico americano per superare il diniego di accesso

Tra il crollo dell'Unione Sovietica all'inizio degli anni 2010, le forze aeree occidentali, e gli Stati Uniti in particolare, hanno avuto la certezza di poter imporre la propria superiorità nell'aria a qualsiasi altra potenza, al punto da ingaggiare grandi campagne senza mai bisogno di schierare truppe sul terreno, come in Kosovo nel 1999 durante l'Operazione Allied Force, o in Libia nel 2011 durante l'Operazione Harmattan per la Francia e Unified Protector per le Nazioni Unite. Ma il graduale arrivo di nuovi sistemi di difesa antiaerea, come il S-400 (2007) e l'S-350 (2019) in Russia e il HQ-9B (2007) e il HQ-16 (2012) in Cina e il miglioramento di l'efficacia delle difese aeree multistrato integrate, hanno eroso in profondità queste certezze, al punto da parlare ora di negazione di accesso, ovvero sistemi in grado di impedire da soli l'ingresso nello spazio aereo, ma anche navale, protetto.

La risposta iniziale a questa grave minaccia per le forze aeree occidentali, che oggi da sole trasportano oltre il 75% della potenza di fuoco occidentale, è stata riassunta in una caratteristica, la furtività, che è stata ampiamente sottolineata per quasi 15 anni.35 anni per promuovere il successo commerciale di FXNUMX di Lockheed. Ma l'arrivo sempre più rapido di sistemi di rilevazione atti a contrastare questa caratteristica, come i radar a bassa frequenza, i radar passivi o il multistatismo, hanno in gran parte eroso l'aura di invincibilità dell'F35, che inoltre deve affrontare altri vincoli di manutenzione e budget, e di cui sono evidenti alcune caratteristiche. come il suo piccolo raggio d'azione. Allo stesso tempo, Mosca e Pechino, ma anche i loro alleati, hanno schierato fitte ed efficienti reti di difesa antiaerea, contro le quali le forze aeree in Europa o nel Pacifico hanno poche soluzioni, se non è l'uso massiccio di aerei da guerra elettronica come il Growler EA-18G.

Dalla sua entrata in servizio, il sistema antiaereo russo a lungo raggio S-400 ha preoccupato la NATO e l'Occidente, per la sua capacità di integrare la difesa aerea a più livelli degli eserciti russi e di negare l'accesso a un vasto spazio aereo.

Con ogni scudo, la sua lancia


Il resto di questo articolo è riservato agli abbonati - da 1€ il primo mese

Gli articoli ad accesso completo sono disponibili nella sezione “ Articoli gratuiti“. Gli abbonati hanno accesso agli articoli completi di Analisi, Notizie e Sintesi. Gli articoli in Archivio (più vecchi di 2 anni) sono riservati agli abbonati Premium.

Tutti gli abbonamenti non sono vincolanti.


Saperne di più

Un pensiero a "Drone Swarm e Directed Energy, il duo tecnologico americano per sconfiggere il Denial of Access"

  1. […] d'altra parte, i droni, qualunque essi siano, non sono privi di debolezze e vulnerabilità. Perché se il Pentagono investe massicciamente in armi ad energia diretta, sistemi di disturbo e persino droni anti-drone per proteggersi da questa minaccia, è […]

I commenti sono chiusi.

Meta-Difesa

GRATIS
VEDERE