Mentre le notizie nazionali si concentrano sul 3 ° confino annunciato dal Presidente della Repubblica, uno scenario molto più pericoloso si sta attualmente svolgendo ai confini tra Ucraina, Russia, i suoi alleati ei suoi territori occupati. Come avevamo già indicato due giorni fa, molte osservazioni hanno corroborato i movimenti di truppe insolitamente alti avviati dagli eserciti russi in Crimea e al confine tra Donbas e Russia. Allo stesso tempo, gli eserciti ucraini stavano schierando forze in queste aree. Questo ha portato il comando europeo degli Stati Uniti per mettere le sue forze in allerta intensificata "crisi imminente", il livello di allerta più alto in tempo di pace. Ma la natura delle forze dispiegate, essenzialmente unità che sembrano appartenere alle forze aviotrasportate russe, e la nota assenza di un massiccio dispiegamento di supporto logistico, potrebbero suggerire uno spettacolo di forza primaverile, poiché ce ne sono stati molti dal 2014 in questo teatro.
In due giorni la situazione è cambiata in modo significativo, e non in modo rassicurante. In effetti, non solo il flusso di truppe russe che si ammassano in Crimea e attorno al confine russo-ucraino non è cessato, ma altre osservazioni hanno apparentemente portato la NATO a convocare una riunione di emergenza dei leader militari e dell'ufficio politico dell'alleanza. Sono aumentati anche i contatti tra i quartieri generali occidentali e le loro controparti, ma sembra che la risposta di Mosca alle legittime domande di europei e americani sia sempre stata la stessa: il movimento delle truppe in Russia riguarda solo la Russia. Altrimenti, Mosca avverte la NATO contro ogni volontà di intervenire in questa crisi.

Tra i segnali più preoccupanti osservati negli ultimi 2 giorni, figura la scomparsa rilevata dalla missione di osservazione nel Donbas di diversi sistemi di artiglieria immagazzinati dalle forze di indipendenza, in questo caso 7 lanciarazzi multipli BM21 Grad e 5 cannoni Msta da 152 mm rimorchiati. Inoltre, le autorità delle province secessioniste di Lugansk e Donetsk hanno annunciato l'immediata coscrizione di tutti i giovani nati tra il 1994 e il 2003 per un servizio militare di 6 mesi, con la rassicurante assicurazione che i coscritti non saranno inviati nella zona di combattimento. Sono stati segnalati movimenti di truppe anche in Bielorussia, senza poter essere confermati o valutati formalmente.
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