Da tempo annunciato, sembra che il contratto per l'acquisizione da parte di Algeri di 12 cacciabombardieri Su-34 è ora effettivamente sul punto di essere formalizzato dalle autorità del paese. Questi dispositivi, lunghi quasi 24 metri e pesanti fino a 45 tonnellate al decollo, derivati dal famoso Su-27, parteciperebbero alla modernizzazione delle forze aeree algerine. Il primo lotto di 6 dispositivi dovrà infatti arrivare nelle prossime settimane in Algeria, gli altri 6 saranno consegnati nel 2022 e nel 2023. Se questa consegna avrà effettivamente luogo, dopo essere stata più volte annunciata come imminente e questo dal 2016, segnerà il primo successo di esportazione di questo dispositivo per Mosca.
Inoltre, i due paesi restano in trattative per un set di 14 caccia Su-35 a lungo raggioe un set di 14 Su-57, il caccia di quinta generazione che presto entrerà in servizio con il VKS, l'aeronautica russa. Ma l'adempimento di questo ordine a lungo rinviato rischia anche di irrigidire in modo significativo le relazioni tra Algeri e Washington, e di esporre la fragile economia algerina alle conseguenze della legislazione americana CAATSA, la stessa che ha arretrato diversi altri potenziali clienti dell'industria della difesa russa.

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