Il 2019 era già stato caratterizzato da crescenti tensioni tra i campi occidentali e Ankara, con l'acquisizione di sistemi antiaerei S-400 dalla Russia, l'esclusione della Turchia dal programma F-35 e l'intervento delle forze armate. Turchi nel nord della Siria contro i curdi delle YPG, alleati della coalizione anti-Daesh guidata dagli Stati Uniti nel Paese. E 'stata anche scossa dalle rivelazioni sui rapporti travagliati intrattenuti tra il regime turco e il gruppo armato islamico, nonché con molte milizie islamiste presenti in Siria. Tuttavia, è il 2020 che segnerà il passaggio storico della Turchia sulla scena geopolitica internazionale, con una rottura sempre più marcata con i suoi alleati europei e americani, e una posizione sempre più significativa nel Mediterraneo orientale. e nel Caucaso.
Forze turche su 4 fronti nel 2020
Le forze armate turche avranno vissuto, nel 2020, un'attività operativa sproporzionata rispetto a quella propria dalla fine della seconda guerra mondiale. Ankara, infatti, sarà intervenuta militarmente in non meno di 3 conflitti armati, e avrà soffiato con vigore sulle braci di un quarto, dispiegando decine di migliaia di uomini fuori dai suoi confini e moltiplicando attriti sempre più gravi. con i suoi vicini così come con le forze occidentali e straniere posizionate per contenere o moderare questi conflitti.

Il prolungamento del conflitto siriano
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