Negli ultimi anni le autorità italiane hanno mostrato un volontarismo esemplare nel campo della difesa, in particolare con l'annuncio di un record di aumento del 10% del budget della difesa nel 2021, e quello di molti programmi di difesa, da soli o in collaborazione. Tuttavia, con solo l'1,45% del PIL dedicato ai suoi eserciti nel 2021, lo sforzo della difesa italiana resta, in proporzione al suo PIL, molto inferiore a quello di altri paesi europei come Francia o Regno Unito, e ancora a parecchi cavi di distanza dall'obiettivo del 2% imposto dalla Nato al vertice di Cardiff.
Tuttavia, Roma ha moltiplicato gli annunci nelle ultime settimane, in particolare nell'area degli acquisti di equipaggiamenti e capacità che potenzialmente consentono al Paese e al suo esercito di posizionarsi tra i più importanti, e quindi i più influenti, della NATO e l'Unione Europea. Ciò è particolarmente vero nel settore navale, con l'entrata in servizio del portaerei Trieste e tanta tanta i suoi 20 F-35B negli anni a venire. Questo è anche il caso ora per il campo poco pubblicizzato dell'intelligence elettronica, dato che le autorità italiane hanno annunciato la loro intenzione di acquisire 8 aeromobili Gulfstream G-550 appositamente equipaggiati per questa missione SIGINT per Signal Intelligence, con una panoplia di sensori e sensori elettronici, e le capacità di elaborazione appropriate, per un budget complessivo di € 1,23 miliardi.

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