È questo un modo per cercare di contenere una possibile risposta di Teheran in seguito all'assassinio di Mohsen Fakhrizadeh, questo scienziato designato come il padre del programma nucleare iraniano, ucciso il 28 novembre nella periferia di Teheran da una squadra di commando armati mentre si stava muovendo in autostrada, assassinio attribuito ai servizi segreti israeliani di Teheran? Comunque, secondo il sito di notizie israeliano Axios, citando dichiarazioni di funzionari dello Stato ebraico, le forze armate israeliane avrebbero anticipato, nelle settimane a venire e prima della fine del mandato presidenziale del presidente Trump, attacchi statunitensi contro gli impianti nucleari iraniani.
Secondo il sito, sebbene gli israeliani sappiano che saranno avvertiti come priorità di una simile iniziativa americana, le scadenze potrebbero essere troppo brevi per controllare la conflagrazione che tali scioperi potrebbero causare in Medio Oriente, e in particolare nel Libano, Siria e Striscia di Gaza. È quindi necessario che le forze armate israeliane si preparino a tale eventualità, anche se, almeno ufficialmente, non sono state informate di alcuna iniziativa statunitense in tal senso, né direttamente né tramite i loro servizi di intelligence.

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