L'aeronautica militare statunitense sperimenta con robot di sorveglianza canina

La fantascienza è piena di storie con robot militari con gli attributi di alcuni animali e il cane è probabilmente uno dei più rappresentati in questa letteratura. Va detto che i cani hanno accompagnato i soldati da tempo immemorabile. Già durante le campagne romane dell'antichità, il famoso Canis Pugnax, una razza vicina all'attuale Cane Corso, accompagnava le truppe di Marco Aurelio in Germania e terrorizzava gli avversari. L'arrivo della tecnologia motorizzata negli eserciti, se ha eliminato cavalli, muli e buoi dagli inventari militari, non ha però allontanato il cane dal campo di battaglia.

Diversi cani divennero famosi per il loro impegno in combattimento, come il Bull Terrier "Sergeant Stubby", che nel 1917 accompagnò il suo proprietario, il caporale James Conroy, dal suo centro di addestramento americano alle trincee francesi, e partecipò a 17 battaglie, rimase ferito da una granata tedesca e catturò persino una spia tedesca. Ma l'uso dei cani in combattimento non è sempre stato così glorioso. Le forze russe, durante la Grande Guerra Patriottica, avevano così addestrato molti cani a precipitarsi sotto i carri armati per trovare il loro cibo. Una volta al fronte, i cani erano armati di una mina che è esplosa sotto il serbatoio, distruggendo il serbatoio e uccidendo l'animale. Oggigiorno, i cani continuano ad accompagnare i soldati in combattimento, principalmente per rilevare, usando il loro profumo, esplosivi o depositi di armi o munizioni, e per aiutare a mettere in sicurezza siti sensibili, come le basi militari.

Lo Stubby Bull Terrier è sopravvissuto ai suoi 18 mesi di guerra in Francia e alla battaglia dello Chemin des Dame. Rimane il cane più decorato nella storia militare americana.

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