Ci è voluta più di una settimana prima che le autorità americane reagissero ufficialmente al test effettuati dagli eserciti turchi dei sistemi antiaerei S-400 acquisita lì quasi un anno da Mosca, e che ha portato all'esclusione di Ankara dal programma F35. Forse a causa di Le posizioni ambigue del presidente Trump nei confronti della sua controparte turca Negli ultimi mesi la condanna non è arrivata dalla Casa Bianca, come ci si potrebbe aspettare, ma dal Pentagono, attraverso la voce di Jonathan Hoffman, il suo portavoce, in un comunicato ufficiale reso questa domenica. Una cosa è certa, una volta terminate le elezioni, la Turchia potrebbe subire l'ira di Washington ...
In concreto, il portavoce del Pentagono ha affermato che il test degli S-400 turchi, così come la loro messa in servizio, sono stati incompatibile con lo status di alleato degli Stati Uniti, come con quello di membro della NATO. Il Pentagono, sensibilmente d'accordo con l'amministrazione del presidente Trump, minaccia quindi chiaramente Ankara di esclusione dalla NATO se quest'ultima dovesse persistere nel suo desiderio di mettere in servizio il sistema, nonostante le sanzioni che potrebbero essere prese da Washington sui test stessi. Questa ennesima minaccia, tante erano altre, però, ha poche possibilità di essere presa sul serio dalle autorità turche, oggi molto più preoccupate dalla volontà di apparire come il pilastro L'Islam sunnita in Medio Oriente come in Europa, solo per la sua appartenenza alla NATO.

Il resto di questo articolo è riservato agli abbonati -
Gli articoli ad accesso completo sono accessibili nella sezione "Articoli gratuitiGli Articoli Flash sono accessibili in versione completa per 48 ore. Gli abbonati hanno accesso agli articoli completi di Analisi, Notizie e Sintesi. Gli articoli in Archivio (più di 2 anni) sono riservati agli abbonati Premium.
L'acquisto degli abbonamenti è accessibile solo dal sito web - sezione Abbonamenti e Strumenti