Se la cartella in giro l'ordine di 18 aerei Rafale dalla Grecia negoziato in poche settimane, quello sulla possibile cessione di fregate francesi alla Marina ellenica si trascina da più di un decennio. Il progressi compiuti all'inizio dell'anno intorno all'acquisizione delle 2 fregate FDI Belh @ rra da Naval Group, in uno standard identico a quelle ordinate dalla Marina francese, sono state spazzate via durante l'estate da i negoziati sembrano rischiosi da parte francese, avendo portato la Grecia a considerare altre opzioni, come l'ordinazione di fregate nuove e meno costose dai Paesi Bassi o dalla Germania.

Senza entrare nel dettaglio nelle trattative di bilancio, che probabilmente dovranno essere guidate dall'Eliseo per svilupparsi positivamente, è interessante mettere in prospettiva le specifiche capacità operative di questa nuova fregata rispetto alle specifiche esigenze della Marina ellenica, per vedere quanto sarebbe essenziale l'FDI Belh @ rra per frenare il previsto aumento del potere della Marina e dell'aeronautica turca e garantire un atteggiamento sufficientemente dissuasivo per prevenire qualsiasi avventurismo militare sconsiderato nel Mar Egeo come a Cipro. Per fare questo, studieremo le 5 capacità operative chiave di Belh @ rra.
Difesa aerea e negazione dell'accesso
122 metri di lunghezza e 17,7 m dal Maitre-Bau, la Fregata di Difesa e Intervento, o FDI, è una nave da combattimento con una difesa antiaerea senza pari e capacità di negazione dell'accesso per una nave di sole 4500 tonnellate. Questa capacità deriva dall'uso congiunto del missile antiaereo Aster 30, progettato congiuntamente da Francia e Italia nell'ambito del consorzio Eurosam, e dal Radar di nuova generazione Thale SeaFire 500S. L'Aster 30 può raggiungere obiettivi a oltre 120 km di distanza, ad una velocità di Mach 4,5, ad un'altitudine superiore a 13.000 m. Il suo sistema di propulsione e pilotaggio della forza lo rende sia molto reattivo che manovrabile pur mantenendo la sua alta velocità e capacità di manovra per tutto il volo, conferendo al missile una straordinaria No Escape Zone di 100 km (distanza in al di sotto del quale non è più possibile evitare il missile con la manovra), molto superiore a quella dei missili americani SM2. Questo è il motivo per cui la Marina degli Stati Uniti spara più spesso 2 missili SM2 contemporaneamente, dove è sufficiente un solo Aster 30.

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