da la crisi tra Turchia e Grecia e Cipro, legato alla missione della nave esplorativa mineraria Orus Reis nelle acque rivendicate da Atene o Nicosia, si è rotto, Washington è stata straordinariamente tranquilla. Sono passati solo due giorni da quando Mike Pompeo, il Segretario di Stato americano, è intervenuto sull'argomento. Intervento a dir poco deludente per Atene, soddisfatta di invitare le due parti a "ridurre le tensioni nel Mediterraneo orientale". Tuttavia, sono bastate 24 ore prima che le autorità americane reagissero a seguito della pubblicazione di informazioni su un possibile accordo tra Francia e Grecia in materia l'acquisizione, a tariffa preferenziale, di uno squadrone di aerei Rafale e tanta tanta la ripresa delle discussioni tra i due paesi sulle 2 fregate FDI Belh @ rra.
Infatti, difficilmente avevano sentito parlare delle discussioni franco-greche, che i servizi plenipotenziari americani avrebbero, secondo le informazioni pubblicate dal sito defencereview.gr, intrapreso a esercitare pressioni sulle autorità greche per far fallire i negoziati In corso. Per contrastare il Rafale, Washington brandì ancora una volta l'F35. Più sorprendente è la proposta avanzata per contrastare le discussioni sulle fregate FDI Belh @ rra, basate sulle navi della classe Freedom appartenenti al programma Littoral Combat Ship, o LCS. Washington, infatti, avrebbe offerto ad Atene navi di questa classe che presto saranno ritirate dal servizio dalla Marina americana.

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