Il 27 settembre 2020 gli elettori svizzeri sono invitati a esprimersi, nell'ambito del piano AIR2030, sull'acquisizione di una flotta di aerei da combattimento in sostituzione degli F18 e F5 attualmente in servizio nelle forze aeree. Svizzera, per un investimento di 6 miliardi di euro. Secondo un sondaggio condotto dall'istituto gfs.bern per SRF, Il 58% degli intervistati è favorevole a questa acquisizione, che rappresenta senza dubbio un sollievo per i militari del Paese.
Nel 2014, infatti, è stato espresso un voto del 52% contro il proseguimento del processo di acquisizione del 22 JAS-39 Gripen dal produttore svedese Saab, al fine di sostituire l'F5 Tiger al termine del suo potenziale nel Paese. Inoltre, alcuni partiti politici hanno chiaramente portato il partito ad opporsi alla sostituzione dei cacciatori svizzeri, alcuni essendo totalmente contrari all'idea di acquisire nuovi dispositivi, altri proponendo soluzioni a dir poco sorprendenti, come il acquisizione di velivoli da addestramento e attacco M346 italiani in sostituzione di veri e propri aerei da combattimento. Quest'ultima soluzione, proposta dal Partito socialista svizzero, è stata basato su uno studio più che discutibile di un gabinetto americano, ovviamente molto lontano dalla sua area di competenza.

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