Dire che i primi Rafales indiani, che dovrebbero arrivare nel paese entro il 29 luglio, dovrebbero arrivare in India sarebbe un eufemismo. In effetti, Nuova Delhi non ha smesso di comunicare, per alcune settimane, su la rapidissima entrata in servizio dei suoi dispositivi, difficilmente saranno arrivati. Per fare questo le autorità indiane si sono premurate di preposizionare la base di Ambala dove hanno consegnato i primi caccia, verranno stazionate tutte le attrezzature, gli armamenti e le abilità necessarie per una conversione operativa il più rapidamente possibile. E per rafforzare le capacità già più che significative dell'indiano Rafale arriverà equipaggiato con missili aria-aria MICA e METEOR e missili da crociera stealth SCALP, New Delhi ha appena annunciato hanno selezionato il kit di guida e propulsione Hammer A2SM di SAFRAN, già in servizio negli eserciti francesi, in a procedura di acquisizione di emergenza.
Va detto che la situazione della sicurezza indiana è tutt'altro che placata. Non solo le tensioni con il Pakistan sono ancora elevate dallo scontro tra i cacciatori dei due Paesi avvenuto nel febbraio 2019, ma le tensioni con la Cina, nell'area del Ladakh nella catena himalayana, restano ai massimi livelli, anche se i due Paesi sono riusciti a porre fine al scontri e tornare a una forma di status quo. Da entrambe le parti, infatti, si stanno rafforzando le forze avversarie, con il dispiegamento di numerosi mezzi corazzati, elicotteri, droni e aerei. Ultimo annuncio, l'Indian Naval Aviation si è così schierata nei pressi di questo teatro uno squadrone di MIG-29K, al fine di rafforzare le ridotte capacità difensive dell'aeronautica.

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