L'atomo, oltre al suo carattere decisivo nel nostro mix elettrico privo di emissioni di carbonio, porta verso l'alto una serie di settori industriali: chimica, informatica, intelligenza artificiale ... Il rilassamento del sostegno statale al settore industriale nucleare potrebbe tuttavia avere un impatto decisivo sulle nostre capacità di difesa.
In materia industriale, e in particolare in un settore tecnico come quello nucleare, le perdite legate al know-how possono essere molto rapide. I ritardi accumulati nella costruzione dell'EPR di Flamanville testimoniano inoltre le difficoltà del settore nucleare francese nel mantenere tutto il controllo tecnico necessario per tale struttura, quando l'ultimo reattore costruito risale al 2002. Un settore prezioso ma fragile, amaro dalla politica: sebbene la costruzione dei 6 prossime elementi dell'EPR sia ancora nella to-do list del governo, l'atomo rimane il capro espiatorio simbolico di tutti i politici in cerca di "green washing", a beneficio delle energie rinnovabili. Un paradosso, quando conosciamo le prestazioni del nucleare in termini di CO2, ma andiamo avanti.

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