Con il suo predecessore MQ-1 Predator, il MQ-9 Reaper è il drone americano più iconico degli ultimi vent'anni. Utilizzato da USAF e CIA, esportato nel Regno Unito, in Italia o in Francia, questo drone da ricognizione e attacco evoca da solo la natura asimmetrica dei conflitti afghano, iracheno e africano combattuti dagli Stati Uniti e i loro alleati. Tuttavia, dalla metà del 2010, le forze armate americane hanno dovuto affrontare ancora una volta minacce ad alta intensità, che si trovassero di fronte alla Russia o alla Cina.
In tale contesto, il MQ-9 Reaper sembra essere uno strumento inadatto e obsoleto, costringendo la USAF ad anticipare la sua sostituzione con un nuovo sistema senza pilota di alcuni anni e limitare il numero di piattaforme ordinate a 337, anziché le 363 finora pianificate. L'arresto degli ordini per Reaper nel 2022 potrebbe essere un duro colpo per il suo produttore General Atomics ma anche per gli alleati degli Stati Uniti che hanno recentemente acquistato l'imbarcazione. Ciò libererebbe tuttavia fondi per studiare la sostituzione del Mietitore con una famiglia di macchine più adatte ai conflitti futuri.

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