Perché l'esercito cinese ordina la consegna di 1,4 milioni di scudi balistici in soli 2 anni?

Molti in Occidente continuano a considerare l'Esercito popolare cinese di liberazione come una forza armata di second'ordine, mal equipaggiata e mal addestrata, che basa la sua potenza militare sui numeri. Tuttavia, negli ultimi vent'anni, Pechino ha profondamente trasformato il PLA, per metterlo su un piano operativo di parità con le migliori forze armate occidentali, sia a terra, in mare o in cielo. L'annuncio di un ordine per 1,4 milioni di protezioni balistiche, da consegnare entro 2 anni, appare come un segnale convincente degli obiettivi cinesi in termini di prontezza operativa e capacità di impegno. Ma anche il volume e il periodo di tempo creano preoccupazioni.

Questo ordine, per un importo totale di 13 miliardi di Yuan, ovvero 1,7 miliardi di euro, è suddiviso in due lotti. Il primo lotto è composto da 930.000 giubbotti antiproiettile standard, destinati a forze di supporto o meno esposte, per un importo di 7,4 miliardi di Yuan. Il secondo lotto copre 467.000 protezioni balistiche avanzate, destinate alle forze di combattimento in prima linea, per un importo di 6 miliardi di yuan. Non è noto che questo sia il file nuova protezione balistica ultraleggera presentato a novembre. Con un tale ordine, il PLA sarà in grado di equipaggiare più del 70% della sua forza lavoro, un rapporto raramente visto negli eserciti moderni.

Per tenere a bada le portaerei americane, Pechino fa affidamento sull'aspetto deterrente dei suoi missili balistici con capacità anti-nave, come il DF-26, che raggiungono più di 4000 km.

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