L'USAF vuole sviluppare una versione "generica" ​​dell'F-16 per facilitarne l'esportazione

Mentre il suo successore F-35 continua le battute d'arresto, l'F-16 continua ad allineare i successi commerciali, permettendosi anche di essere uno dei combattenti più venduti al mondo negli ultimi tre anni, senza nemmeno prendere in considerazione i contratti di ammodernamento delle flotte esistenti. Entrato in servizio nel 1978, l'F-16 da allora si è notevolmente evoluto e si presenta sul mercato internazionale con molte opzioni di armi, radar, mirini per elmetti, sistemi di autoprotezione e motorizzazione per per soddisfare il maggior numero possibile di esigenze operative.

Tuttavia, l'ampio catalogo di opzioni presentato dal produttore di aeromobili, Lockheed Martin, tende anche a complicare e rallentare le trattative commerciali. È in questo contesto che l'assistente segretario dell'USAF per gli affari internazionali, Kelli Seybolt, secondo quanto riferito annunciato a FlightGlobal che l'aviazione americana potrebbe presto sviluppare una versione "generica" ​​dell'F-16 per aumentare le esportazioni di questo velivolo sotto l'egida della Foreign Military Sales, o FMS.

L'F-16V Block 70 Viper ha già convinto Grecia, Taiwan, Barheïn, Slovacchia, Bulgaria, Marocco e Corea del Sud, nuovo o in retrofit. Dovrebbe servire come base per la versione "generica" ​​dell'USAF e consentire vendite più rapide a costi controllati.

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