Negli ultimi dieci anni, la dottrina della Marina indiana prevedeva di avere 3 portaerei entro il 2030. Oltre al Vikramaditya già in servizio, e il Vikrant in costruzione, entrambe le navi dotate di trampolino di lancio, la Marina indiana doveva, all'inizio degli anni '2020, iniziare la costruzione del Vishal, una portaerei più pesante e dotata, questa volta, di catapulte, che ne permettevano il varo dispositivi con un maggiore carico di carburante e munizioni, e quindi per aumentare le loro capacità operative.
Ma l'India sta anche affrontando un significativo rallentamento economico da due anni e diversi programmi militari ne hanno già sostenuto il peso. La Marina indiana è stata particolarmente colpita dalla revisione del budget e la dimensione della flotta nel 2 è stata quindi rivista al ribasso, passando da 2030 navi pianificate a solo 200. E la portaerei Vishal dovrebbe far parte dei programmi che sarà ritardato, se non semplicemente annullato. Almeno questo è ciò che emerge da a intervista rilasciata dal capo di stato maggiore indiano, generale Bipin Rawat, in cui presenta il programma Vishal come non "attuale" di fronte ai bisogni immediati della Marina indiana.

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