In un rapporto pubblicato dall'Ufficio Test e valutazione operativa del Pentagono, il capo tester Robert Behler esprime un giudizio critico e almeno problematico sull'evoluzione e sulla procedura di correzione dei bug per il sistema F35, sia che agisce dal sistema di bordo come dal sistema ALIS. In effetti, secondo lui, gli sviluppatori incaricati di queste missioni non ci riescono correggere e sviluppare programmi senza generare, a sua volta, un gran numero di malfunzionamenti, ciò spiega il numero di bug identificati in questo programma è cambiato poco per diversi anni, nonostante gli sforzi e i considerevoli fondi stanziati.
OTEO identifica due ragioni principali per spiegare questo. Innanzitutto, le scadenze indicate per correggere e implementare le nuove funzionalità, con incrementi di 6 mesi, sono considerate troppo brevi per poter valutare gli effetti sull'intero sistema e portare alla scoperta di questi malfunzionamenti direttamente nelle unità operative. . In secondo luogo, l'ambizione del programma, e in particolare l'integrazione delle tecnologie di simulazione del Joint Simulation Environment, aggiunge una notevole complessità e cattura una parte significativa dei budget di sviluppo, anche se il programma principale non è stabilizzato.

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