Mentre stanno appena iniziando la ricostruzione della loro capacità, dopo 20 anni di restrizioni di bilancio che hanno gravemente danneggiato il loro potenziale operativo, le forze armate francesi sono soggette, all'inizio del 2020, a pressioni operative di un'intensità mai raggiunta da allora. la prima guerra del Golfo, nel 1991, quando gli eserciti francesi avevano il doppio delle attrezzature e degli uomini di oggi. Anche con le ambizioni dichiarate della Legge di Programmazione Militare 2-2019, questa pressione, che non dà segni di pacificazione, richiede una rapida rivalutazione dei mezzi assegnati alle forze armate, per essere pronti ad affrontare i probabili scenari di anni a venire.
600 uomini in più per Barkhane
Il ministro delle Forze armate, Florence Parly, ha confermato domenica 2 febbraio l'invio di 600 uomini in più per rinforzare i 4500 soldati francesi dell'operazione Barkhane in Mali e nella zona sud-sahariana. I numeri così dispiegati dagli eserciti francesi per l'operazione Barkhane da soli saranno proporzionalmente uguali a quelli della divisione Daguet in Arabia Saudita nel 1990 e 1991, quando gli eserciti schierarono 300.000 persone in carriera e 250.000 coscritti. Questo personale aggiuntivo consentirà di aumentare la presenza francese in un territorio vasto come l'Europa continentale.
Il resto di questo articolo è riservato agli abbonati - da 1€ il primo mese
Gli articoli ad accesso completo sono disponibili nella sezione “ Articoli gratuiti“. Gli abbonati hanno accesso agli articoli completi di Analisi, Notizie e Sintesi. Gli articoli in Archivio (più vecchi di 2 anni) sono riservati agli abbonati Premium.
Tutti gli abbonamenti non sono vincolanti.